Angelina Jolie si apre sul razzismo in America: 'Un sistema che mi protegge non potrebbe proteggere mia figlia'

Angelina Jolie ha rilasciato una rara intervista con Harper's Bazaar , aprendosi sulla quarantena con i suoi figli durante una pandemia e aprendo gli occhi sull'ingiustizia razziale che viene portata alla luce in America.

'Anni fa ho avuto la fortuna di viaggiare con le Nazioni Unite in prima linea in tutto il mondo e mettere in prospettiva ciò che conta davvero', ricorda la 45enne vincitrice dell'Oscar, quando le è stato chiesto come ha riconsiderato ciò che è veramente importante.

Angelina ha continuato: “Avendo sei figli, ogni giorno mi viene in mente ciò che è più importante. Ma dopo quasi due decenni di lavoro internazionale, questa pandemia e questo momento in America mi hanno fatto ripensare ai bisogni e alle sofferenze all'interno del mio paese”.

“Mi sto concentrando sia a livello globale che nazionale; sono ovviamente collegati. Ci sono più di 70 milioni di persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case in tutto il mondo a causa della guerra e delle persecuzioni, e in America ci sono razzismo e discriminazione. “Un sistema che protegge me ma potrebbe non proteggere mia figlia – o qualsiasi altro uomo, donna o bambino nel nostro Paese basato sul colore della pelle – è intollerabile”.

'Dobbiamo progredire oltre la simpatia e le buone intenzioni verso leggi e politiche che affrontino effettivamente il razzismo strutturale e l'impunità', Angelina aggiunge. “La fine degli abusi nella polizia è solo l'inizio. Va ben oltre, a tutti gli aspetti della società, dal nostro sistema educativo alla nostra politica”.

Per quanto riguarda ciò che ha insegnato ai suoi figli - Pax, Maddox, Zahara, Shiloh, Vivienne e Knox – Angelina dice che li sta incoraggiando 'ad ascoltare coloro che sono oppressi e non presumere mai di saperlo'.

Solo recentemente, Angelina fatto un grande donazione alla NAACP per il movimento Black Lives Matter.